
Comune di Venezia
Il Comune di Venezia copre una superficie di circa 415 kmq e si articola attorno ai due distinti centri di Mestre, nell’entroterra, e Venezia, al centro dell’omonima laguna, ambito inserito nel Sito Unesco “Venezia e la sua Laguna” all’atto della sua iscrizione nel 1987. Circa 264.919 abitanti risultano insediati sul territorio comunale, che confina con i comuni di Campagna Lupia, Cavallino-Treporti, Chioggia, Jesolo, Marcon, Martellago, Mira, Mogliano Veneto, Musile di Piave, Quarto d’Altino, Scorzè e Spinea e comprende sei municipalità (Venezia-Murano-Burano, Lido-Pellestrina, Favaro Veneto, Mestre-Carpenedo, Chirignago-Zelarino e Marghera).
Il Comune di Venezia con Atto d’Intesa del 19.07.07 è stato individuato quale “soggetto referente” per la stesura del Piano di Gestione e per il coordinamento di tutte le attività che riguardano la gestione del Sito UNESCO “Venezia e la sua Laguna”. Per assolvere a tale compito è stato quindi appositamente costituito presso la Direzione Affari Istituzionali l’Ufficio Sito UNESCO “Venezia e la sua Laguna”.
Cosa fa l’Ufficio Sito UNESCO “Venezia e la sua Laguna”?
- Coordina i soggetti responsabili del Sito e collabora attivamente con portatori d’interesse pubblici e privati;
- monitora/aggiorna/implementa il Piano di Gestione;
- elabora progetti di tutela e valorizzazione e crea partenariati per la loro attuazione;
- promuove/realizza/coordina studi e ricerche su aspetti culturali, ambientali e socio-economici del Sito;
- gestisce finanziamenti ministeriali derivati dalla vincita di bandi pubblici;
- monitora lo stato di conservazione del Sito.
I progetti del Piano di Gestione che coinvolgono il Comune di Venezia:
- Progetto di recupero e valorizzazione del waterfront lagunare. Porta d’accesso Fusina
- Tutela e valorizzazione dell’architettura rurale Taglio del Sile
- Progetto Forte Marghera
- Sistema delle fortificazioni lagunari nella gronda sud fino al forte San Felice
- Orti e agricoltura periurbana
- Vistor Center Laguna di Venezia
- Recupero e valorizzazione dei paesaggi e della cultura lagunare
- Riqualificazione e valorizzazione di alcune isole minori
- Insediamento e sviluppo di attività imprenditoriali in aree di degrado urbano
- Passaggio generazionale e reti d’impresa
- Centro Educazione Ambientale
- Iniziative di formazione rivolti sia agli enti responsabili della gestione del Sito che a diverse tipologie professionali
- Piattaforma web per la condivisione comunicazione e promozione di dati relativi al Sito, al Piano di Gestione e ai suoi contenuti
- SIPLAN. Realizzazione di un sistema informativo per l’interoperabilità dei dati sulla pianificazione urbanistica e territoriale del Sito
- Realizzazione di una piattaforma webgis per la pubblicazione e condivisione dei dati del Sito “Venezia e la sua Laguna” e costruzione di un network internazionale di siti appartenenti alla World Heritage List nell’ambito del progetto europeo SUSTCULT
Gli Itinerari Unesco nel Comune di Venezia
Altri link d’interesse
Principali attrazioni:

Lazzaretto Nuovo
Lazzaretto Nuovo è una piccola isola di circa 9 ettari, affiancata a Sant’Erasmo e posta all’ingresso nord della laguna di Venezia. Il suo nome attuale deriva dal compito di prevenzione dei contagi che svolgeva durante l’epoca della Serenissima: a partire dal 1486 era infatti deputato a luogo di “contumacia” (quarantena) nel quale dovevano sostare le navi, le merci e gli equipaggi diretti a Venezia ma sospetti portatori del morbo della peste; nel caso di accertato contagio, gli ammalati sarebbero stati trasferiti presso il complesso del Lazzaretto Vecchio, vicino al Lido. Oggi fa parte a pieno titolo del circuito museale cittadino: vengono organizzate visite guidate, incontri, mostre ed eventi con un’attenzione particolare rivolta alla storia e alla cultura lagunari e marinare; è inoltre sede di numerose attività scientifiche e di ricerca, come i campi archeologici estivi.

Madonna della Salute
Nel 1630 la città di Venezia, come tutto il nord Italia, fu colpita dalla peste bubbonica. Al culmine dell’epidemia, il doge Nicolò Contarini organizzò una processione di preghiera e fece voto di erigere una chiesa se la peste fosse cessata: la Basilica di Santa Maria della Salute. La Festa della Madonna della Salute fu creata per commemorare il primo pellegrinaggio. Per l’occasione all’interno della Basilica vengono celebrate funzioni e accesi ceri votivi; all’esterno è eretto il ponte votivo, che permette il collegamento tra Santa Maria del Giglio e Punta della Dogana, dove sorge la Basilica.

Ca' Roman
Unita all’isola di Pellestrina dalla diga artificiale dei Murazzi, la località di Ca’ Roman costituisce l’estremità meridionale del Lido che separa la laguna di Venezia dal mare. Custodisce uno tra gli ambienti dunali meglio conservati dell’alto Adriatico e una straordinaria ricchezza faunistica: da decine di specie d’uccelli (tra cui lo svasso dal Nord Europa, lo zigolo nero e lo sparviero) alle specie stanziali come il gabbiano corallino, il martin pescatore e il fratino. Ca’ Roman è oggi un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS).

Carciofo violetto di Sant’Erasmo
Il Carciofo violetto di Sant’Erasmo appartiene alla varietà del violetto livornese. Fonti storiche ne testimoniano la coltivazione a Venezia già dal ‘500, introdotto dalla comunità ebraica, caso unico nel Nord Est grazie al clima mite della laguna e ai suoi terreni argillosi, salini e ben drenati. Oltre che sull’omonima isola, detta “l’orto di Venezia” proprio per la sua vocazione agricola, il Carciofo violetto viene coltivato anche nelle vicine isole di Mazzorbo e Vignole e in alcune aree della gronda lagunare come Lio Piccolo. La raccolta inizia ad aprile con le così dette castraùre, i primi teneri germogli, e termina a giugno con le ultime produzioni. La raccolta viene completamente effettuata a mano, i capolini vengono depositati in cassette e tagliati con un gambo di circa 15 cm, lasciando 2-3 foglie.