Patto solenne d’Amistà

San Donà di Piave e Musile di Piave erano, durante il Medioevo, due piccole comunità di una zona paludosa, fortemente legate alle loro rispettive chiese e santi patroni.
Secondo la tradizione, la celebrazione del patto “d’amistà” (amicizia) tra le due comunità risale all’epoca in cui una terribile alluvione deviò il corso del fiume Piave (secondo i diversi studiosi, avvenuto nel 1258 o nel 1383). Di seguito di questo evento si dovettero ridefinire i confini dei due territori e la chiesetta di Santo Donato, che segnava anche il confine tra le Diocesi di Aquileia e di Torcello, dalla riva sinistra (sandonatese) si ritrovò sulla riva destra.
La comunità di San Donà propose quindi un compromesso: lasciare il nome del santo all’attuale centro urbano di San Donà, con il però diritto di festeggiarlo a Musile. A suggellare il patto, la comunità sandonatese si ripropose di donare due capponi alla comunità musilense ogni anno il 7 agosto, festa del patrono di entrambe.
Dimenticata col tempo, questa tradizione è stata riscoperta e dal 1957, nella giornata del 7 agosto, si svolge la rievocazione di questo evento.
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